A 70 anni dalla costituzione: quale protezione per i cittadini consumatori? Ripartiamo dall’articolo 3

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  A 70 ANNI DALLA COSTITUZIONE: QUALE PROTEZIONE PER I CITTADINI CONSUMATORI?

Ripartiamo dall’art. 3

Venerdì 11 maggio 2018 – Ore 11.30

Con:

  • Gherardo Colombo – Magistrato  
  • Valentino Castellani  – Docente Universitario,  Sindaco Torino 1993 – 2001
  • Silvia Calamandrei – Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei”, già EESC European Economic and Social Committee
  • Alfonso Bonafede* – Deputato M5S
  • Roberto Tascini – Presidente Adoc
  • Mara Colla – Presidente  Confconsumatori
  • Modera: Rosanna Stifano – Ufficio di Presidenza Assoutenti

Leggi la scheda preparatoria

Del rapido e radicale mutamento imposto alla società dal progresso tecnologico trattiamo in altro tavolo non a caso denominato della “quarta rivoluzione”. A questo tavolo invece il compito di rispondere all’interrogativo se l’assetto costituzionale, che nel 2018 compie 70 anni, risulta adeguato a garantire la promozione dei diritti e una protezione elevata ai cittadini nella loro veste di consumatori e utenti. Assistiamo già alla “fatica” politica, economica, sociale di far rispettare il dettato costituzionale, fortemente connotato in senso lavorista, a garantire, appunto, il diritto al lavoro. Del lavoro in senso lato, aggiungiamo noi, quale strumento per la realizzazione delle aspirazioni umane singole e collettive, non del lavoro nero, sottopagato, precario che va abolito e non tutelato. La stessa politica, con il reddito di inclusione e di cittadinanza, avverte che il “perimetro” del diritto al lavoro appare oggi sempre più limitato e tenta risposte non sempre convincenti.

Ma in una Costituzione all’altezza dei nuovi e futuri connotati dell’economia nazionale e globale deve trovare spazio anche il diritto e le tutele del consumo che “produce” reddito, socialità, crescita in una “contestualità” delle attività umane del consumare e del produrre sintetizzata nella parola prosumer, con una visione circolare dell’economia, dove si promuove il riuso, la sostenibilità.

Perché non valutare quanto i diritti e doveri dei cittadini consumers e prosumers, figli delle quarta rivoluzione vadano sviluppati e difesi? A partire da una nuova e piena attuazione dell’art. 3 che oggi conclude “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli … che impediscono … l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Se i padri costituenti individuarono nei “lavoratori” il soggetto più debole della loro contemporaneità, oggi nella loro posterità, nostra attualità, sono i prosumer i cittadini da cui partire per assicurare l’effettiva partecipazione di tutti alla società e la crescente schiera dei NON consumatori, ovvero i cittadini esclusi in ragione della indigenza, sottoccupazione, precarietà del lavoro, scomparsa dei lavori cui erano addetti per effetto delle nuove tecnologie. L’impegno teorico di rivisitare la Costituzione potrebbe continuare e spingerci a riscrivere interi articoli che comprendono i rapporti civili, etico sociali, economici e politici. Tutela della libertà di espressione, della privacy, del risparmio, della mobilità e cosi via nell’epoca della rete e dell’economia 4.0 sono sufficientemente protetti dalla Costituzione del 1948? Da allora si sono succedute diverse revisioni compresa quella fallita con il referendum del dicembre 2016, che pure non riconosceva ancora un specifica tutela per il consumatore.

I tempi invece appaiono maturi per una revisione dei rapporti economici regolati in Costituzione e quindi per una riscrittura almeno dell’art. 41 della Costituzione che potrebbe essere così integrato:

ART. 41 – “L’iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale e con i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e per favorire l’inclusione dei cittadini NON consumatori per ragioni di indigenza.

Una Costituzione che “libera” i diritti dei cittadini dai condizionamenti materiali e spirituali, con rinnovato riferimento alla tutela della privacy e contro le manipolazioni recenti del più importante social network, e non solo quello.

 

Leggi la scheda di resoconto del tavolo

Al tavolo spettava il compito di rispondere all’interrogativo se l’assetto costituzionale attuale risultasse adeguato a garantire la promozione e la protezione dei diritti dei cittadini nella loro qualità di consumatori e utenti dei servizi pubblici.

E’ emerso il ruolo fondamentale che le associazioni sono chiamate a svolgere nella formazione dei cittadini che debbono essere messi in grado di conoscere i propri diritti da un lato e doveri dall’altro. Si è evidenziato come gran parte delle tutele in materia consumeristica derivano da normative europee recepite in italia come  ad esempio il codice del consumo.

Si è cercato di rispondere all’interrogativo posto a chi spetta rimuovere gli ostacoli che impediscano l’effettiva partecipazione dei cittadini all’organizzazione economica e politica del Paese. La risposta è che questo è compito dello Stato, nel senso più elevato del termine, di tutti i cittadini che lo compongono. Fondamentale quindi “fare cultura”per dare ai cittadini gli strumenti per poter discernere e permettergli di “fare manutenzione” della democrazia. Tuttavia la tutela dei soggetti più deboli non può essere affidata ad attività ermeneutica. Proteggere il consumatore nella società di informazione significa garantirgli parità di accesso evitando discriminazioni ma anche cultura e capacità di discernimento. La battaglia per costituzionale i nuovi diritti acquista grande importanza ed è per questo che le nuove battaglie dell’associazionismo e di alcuni importanti costituzionalisti sono volte ad una richiesta di aggiornamento della Costituzione per accogliervi nuovi diritti soprattutto in tema di tutela del consumatore e in tema di tutela ambientale

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