Economia della ciambella

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Economia della ciambella

 diseguaglianze e nuovi eroi

Venerdì 11 maggio 2018 – Ore 14.30

Con:

  • Kate Raworth – Docente Oxford University (in video)
  • Oscar di Montigny –  Direttore Marketing, Comunicazione e Innovazione Banca Mediolanum
  • Francesco Quatraro – Docente Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” Università degli Studi  Torino
  • Andrea Cozzolino – Europarlamentare PD
  • Furio Truzzi Presidente  Assoutenti
  • Anna Villari – responsabile CSR e Prodotti Editoriali di A2A
  • Erika MancusoRicercatrice ENEA, Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi produttivi e territoriali

Moderatore: Roberto Rizzo – Corriere della Sera

Leggi la scheda preparatoria

Buoni segnali dall’Italia “circolare”, che ricicla, consuma prodotti sempre più green e sceglie con sempre maggior frequenza la mobilità condivisa.


In dieci anni la raccolta differenziata nel nostro paese è raddoppiata, passando dal 28,5% del 2006 al 52,5% del 2016 (Ispra – Rapporto Rifiuti Urbani), mentre uno studio di Urbi del 2017 ha fatto registrare in soli 6 mesi un aumento del 35% dei viaggi in car sharing. E’ di queste ultime ore, poi, la notizia che nel 2017 le vendite di prodotti definiti in etichetta come “ecologici” (pulizie domestiche, detergenti per bucato, stoviglie e superfici, deodoranti per l’ambiente e prodotti per la cura dei tessuti) è aumentata dell’8,8% (Nielsen Osservatorio Immagino Gs1).

Modelli di consumo che cambiano e dimostrano il farsi strada di una nuova prospettiva, quella dell’economia circolare, che l’11 maggio 14.30 presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma sarà al centro della tavola rotonda “Economia della ciambella, diseguaglianze e nuovi eroi”, nell’ambito di EXPO Consumatori 4.0.  A confronto le idee di Andrea Cozzolino – Europarlamentare, Daniele Fappiano – Resp. Sharing Economy del CETRI, Erika Mancuso – Ricercatrice ENEA, Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi produttivi e territoriali, Oscar di Montigny – Direttore Marketing, Comunicazione e Innovazione Banca Mediolanum, Francesco Quatraro – Docente Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” Università degli Studi  Torino, Kate Raworth – Docente Oxford University (in video), Furio Truzzi – Presidente Assoutenti, Anna Villari – responsabile CSR e Prodotti Editoriali di A2A. Modera il giornalista scientifico Roberto Rizzo.

Una nuova mentalità economica capace di guidarci attraverso il nuovo millennio, rispettosa della dignità  e del benessere delle persone, così come degli equilibri del pianeta: è il modello della “ciambella”, come lo ha definito Kate Raworth dell’Università di Oxford, rigenerativo, distributivo e circolare, dove il ruolo delle persone e dei consumatori è di assoluta centralità.

Quali sono i modelli di consumo sostenibile che si sposano con la nuova idea di economia circolare? Come si combattono le diseguaglianze proteggendo al tempo stesso il pianeta da cambiamenti climatici, acidificazione degli oceani, inquinamento?  Chi sono “i nuovi eroi” capaci di adattarsi ai cambiamenti del XXI secolo contribuendo a un’economia basata sul capitale creativo culturale, fondata su trasparenza, gratitudine e responsabilità?

A Expo Consumatori 4.0 proveremo a dare una risposta, a partire anche da alcuni dati positivi con cui Eurostat fotografa la situazione del nostro paese dal punto di vista produttivo: tra i grandi Paesi europei l’Italia è quello con la quota maggiore di materia circolare impiegata dal sistema produttivo: quasi un quinto del totale (18,5%), quando la Germania si ferma al 10,7%. Buona anche la posizione (siamo secondi) in quanto a riciclo industriale. Competenze, processi, prodotti nuovi che grazie alla sinergia tra ricerca, mondo produttivo e mondo del consumo possono ridisegnare il futuro “a forma di ciambella”

Leggi la scheda di resoconto del tavolo

La sessione ha approfondito il significato di economia circolare dal punto di vista normativo, tecnico-scientifico e imprenditoriale. Sono state descritte le nuove direttive europee su rifiuti ed economia circolare, emanate negli scorsi mesi e che hanno introdotto nuovi target assai ambiziosi per il riciclo dei rifiuti e la gestione del fine vita dei prodotti. Come descritto nell’incontro, in Italia ci sono alcune aree geografiche dove questi obiettivi sono stati già raggiunti e superati e altre zone che sono invece ancora indietro. Una sfida importante per il mondo imprenditoriale e politico sarà quindi di lavorare per chiudere questo gap. Una buona parte della tavola rotonda è stata dedicata a come i singoli cittadini possono diventare parte attiva del nuovo paradigma dell’economia circolare, evitando soprattutto gli errori del passato. Questo un messaggio rivolto in particolare (ma non solo) alle giovani generazioni, vista l’affollata platea, costituita in prevalenza da studenti. Da segnalare il nuovo dottorato di ricerca in “Innovation for the Circular Economy” istituito presso l’Università degli Studi di Torino.

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